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Piana Barbera d'Alba DOC 2024 Bio
Piana Barbera d'Alba DOC 2024 Bio
Piana Barbera d'Alba DOC 2024 Bio
Piana Barbera d'Alba DOC 2024 Bio

Piana Barbera d'Alba DOC 2024 Bio

Ceretto

La Barbera d’Alba DOC 2024 Piana Bio di Ceretto si presenta con un rubino intenso e profumi di ciliegia, mora e prugna, accompagnati da leggere note vinose e un accenno di liquirizia. Al palato è fresca, succosa e vibrante, con acidità tipica del vitigno, tannini morbidi e un finale fruttato e persistente. Proviene da vigneti biologici nella zona di Alba, dove la Barbera matura su suoli calcarei. La vinificazione e l’affinamento avvengono in acciaio per preservare la naturale vivacità del frutto. Ideale con salumi, primi piatti saporiti, carni alla griglia e formaggi di media stagionatura.

21,50 €
iva inclusa

 

CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE E NOTE DI DEGUSTAZIONE

Il Barbera d’Alba DOC 2024 “Piana” Bio di Ceretto è un vino dalla personalità fresca, succosa e vivace. Alla vista si offre con un rosso rubino intenso punteggiato da riflessi violacei, segno della sua gioventù e del frutto brillante. Al naso si percepisce un profilo aromatico tipico del vitigno: la frutta rossa matura domina la scena con ciliegia, mora e prugna, mentre sullo sfondo emergono sfumature leggermente vinose e accenni di liquirizia che arricchiscono il bouquet.

In bocca, il sorso è agile ma deciso: l’acidità risulta incisiva, caratteristica della Barbera, e conferisce una pulsazione fresca che accompagna la bevuta senza appesantirla. I tannini sono delicati, ben equilibrati e morbidi, contribuendo a una sensazione di piacevole rotondità. Il vino ha una consistenza succosa, quasi ruspante, con un finale vibrante che lascia una piacevole persistenza fruttata.

ABBINAMENTI GASTRONOMICI

Questo vino si abbina con grande naturalezza a piatti della tradizione piemontese: gli antipasti a base di salumi trovano in lui un compagno perfetto, così come primi piatti saporiti e rustici o risotti ricchi. Anche carni grigliate o in umido, così come formaggi di media stagionatura, riescono a dialogare bene con la sua carica acida e la sua struttura.

ASPETTI PRODUTTIVI

Dal punto di vista produttivo, Ceretto coltiva le sue viti di Barbera in regime biologico su circa 2,75 ettari nel comune di Alba, in quella che localmente è chiamata “La Piana”. La vinificazione si svolge in serbatoi di acciaio inox, una scelta che preserva la freschezza varietale e garantisce una fermentazione pulita e controllata. La macerazione sulle bucce serve a estrarre colore e sostanze aromatiche senza forzare la struttura. Non è previsto un passaggio in legno: l’affinamento avviene in acciaio per alcuni mesi, così da mantenere la vivacità del frutto e la fragranza tipica della Barbera, e successivamente il vino riposa in bottiglia fino al momento della commercializzazione.

TERRITORIO E MATERIE PRIME

Il territorio da cui proviene questo Barbera è emblematico: le colline di Alba, con suoli ricchi di marna calcarea, conferiscono al vino profondità ma anche freschezza e struttura. L’altitudine e l’esposizione favoriscono una maturazione equilibrata delle uve, permettendo al vitigno di esprimersi al meglio.

Le materie prime sono semplici ma di grande qualità: 100% uve di Barbera allevate secondo principi biologici, senza concimi chimici né trattamenti aggressivi, per valorizzare la genuinità del frutto.

Formato
cl. 75
Provenienza
Piemonte
Annata
2024
Tipologia
Barbera
Classificazione
Barbera d'Alba DOC
Filosofia
Biologico
Abbinamenti
Carne
Primi di carne
Salumi
F654

STORIA DELL'AZIENDA

La storia dell’azienda Ceretto affonda le sue radici negli anni Trenta del Novecento, quando Riccardo Ceretto, giovane e intraprendente uomo di Alba, decise di dedicarsi alla produzione del vino senza però possedere un proprio patrimonio viticolo. In quegli anni iniziali Riccardo vinificava acquistando uve dai conferitori locali, seguendo con rigore i ritmi della campagna altrui e trasformandole con una cura che lasciava intuire già allora un’attenzione non comune per la qualità. Era un periodo in cui la viticoltura delle Langhe non aveva ancora assunto un ruolo di prestigio sul panorama internazionale, ma la sensibilità di Riccardo verso il territorio, la sua conoscenza empirica della produzione e la sua tenacia contribuirono a costruire le fondamenta di un’avventura destinata a crescere.

IL CAMBIO DI PASSO CON LA SECONDA GENERAZIONE

La vera svolta arrivò con l’ingresso dei figli Bruno e Marcello, che portarono con sé un approccio profondamente nuovo per l’epoca. A partire dagli anni Sessanta e Settanta maturò infatti la consapevolezza che la qualità di un grande vino nasce prima di tutto dalla terra, dai vigneti e dalla loro precisa collocazione. I due fratelli decisero così di investire in modo mirato nell’acquisto dei migliori cru delle Langhe, scegliendo parcelle particolarmente vocate alla coltivazione del Nebbiolo e di altri vitigni autoctoni. Questo passaggio segnò la trasformazione dell’azienda da semplice realtà vinificatrice a realtà agricola completa, capace di seguire l’intero ciclo produttivo, dalla coltivazione alla bottiglia. Il concetto di “terroir” iniziò a radicarsi nel lavoro quotidiano come un principio imprescindibile, e questa scelta contribuì a definire l’identità moderna dei vini Ceretto.

IL TERRITORIO DELLE LANGHE COME PROTAGONISTA

Le colline delle Langhe, con le loro stratificazioni geologiche e la loro alternanza armoniosa di esposizioni, altitudini e microclimi, diventano il perno attorno a cui ruota l’intero universo Ceretto. I vigneti si distribuiscono in aree di eccellenza assoluta, come Barolo e Barbaresco, dove il Nebbiolo esprime con maggiore intensità la propria complessità aromatica e la propria capacità di invecchiare. Ogni collina custodisce una storia diversa, e l’azienda ha scelto di rispettarne l’individualità lavorando in modo sartoriale ogni singola parcella. Le caratteristiche dei suoli, ricchi di marne calcaree e componenti argillose, si riflettono in vini dalla personalità elegante e profonda, nei quali l’aderenza al territorio non è soltanto un elemento tecnico, ma un valore culturale che attraversa l’intera filosofia aziendale.

EVOLUZIONE DELLA PRODUZIONE E RICERCA DELL'ECCELLENZA

Nel corso dei decenni Ceretto ha affinato un metodo produttivo che unisce tradizione e innovazione, ponendo al centro un approccio rispettoso verso la vite e l’ambiente. L’azienda ha scelto progressivamente pratiche agricole sostenibili, fino ad abbracciare un percorso che guarda alla biodinamica e a una gestione dei vigneti sempre più orientata alla tutela dell’ecosistema. In cantina il lavoro si concentra sul mantenimento dell’identità varietale e territoriale del Nebbiolo, del Barbera, dell’Arneis e degli altri vitigni coltivati, con una vinificazione che privilegia l’equilibrio, l’eleganza e una precisa lettura delle annate. La ricerca continua, però, non si limita alla tecnica enologica: nel tempo Ceretto ha sviluppato un dialogo profondo con l’arte, l’architettura e la cultura, arricchendo l’esperienza del vino con un immaginario estetico riconoscibile e innovativo.

UNA FILOSOFIA CHE UNISCE FAMIGLIA, PAESAGGIO E CULTURA

L’azienda Ceretto si è trasformata nel tempo in una realtà complessa, capace di raccontare il legame indissolubile fra la famiglia, il territorio e una produzione di qualità che vuole essere espressione autentica delle Langhe. Le nuove generazioni hanno proseguito questo cammino con uno sguardo aperto alle contaminazioni culturali, alla sostenibilità e alla valorizzazione del paesaggio, restituendo al vino il ruolo di ambasciatore di un mondo fatto di tradizioni contadine, innovazione responsabile e rispetto per un ambiente di straordinaria bellezza. Così la storia dei Ceretto continua a rinnovarsi, mantenendo saldi i valori originari e costruendo, vendemmia dopo vendemmia, un percorso che ha trasformato un sogno familiare in un simbolo delle eccellenze enologiche italiane.

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