William Lawson's Blended Scotch Whisky
Martini & RossiWilliam Lawson's Blended Scotch Whisky è un whisky dal colore ambrato brillante, con aromi delicati di frutta, fiori, torta di mele e banana. Al palato regala note leggere di malto, sherry, vaniglia e mou, per un sorso morbido e ben bilanciato. La finitura è lunga e persistente, con ritorni dolci e tostati. Ottenuto da una miscela di circa 30 whisky di malto e grano, con cuore dallo Speyside, matura in botti di rovere selezionate. Nato a Liverpool e cresciuto in Scozia, è oggi un successo da oltre 20 milioni di bottiglie all’anno, prodotto sotto la guida italiana di Martini & Rossi.
William Lawson's Blended Scotch Whisky è l’espressione perfetta di un carattere deciso ma accessibile, ideale per chi si avvicina al mondo del whisky e cerca un’esperienza gustativa piacevole, diretta e senza eccessive complicazioni. Dal colore ambrato brillante, questo whisky si presenta al calice con una luce calda e invitante, preludio a un viaggio sensoriale sorprendentemente ricco per un blended così versatile.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Al naso, il William Lawson’s svela aromi leggeri e delicati, che richiamano la frutta matura, i fiori di campo e dolci note di torta di mele appena sfornata. La banana matura, morbida e cremosa, completa il bouquet olfattivo con un tocco esotico e accattivante. Al palato, si percepiscono note gentili di malto e sherry, accompagnate da sfumature di vaniglia e mou, che conferiscono rotondità e una dolcezza bilanciata. La struttura è morbida e ben equilibrata, perfetta per un whisky da gustare anche liscio o con ghiaccio. La finitura è sorprendentemente lunga, con un persistente ritorno di sentori di caramello e cereali tostati che si distendono con eleganza.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI
Grazie al suo profilo armonioso, William Lawson's si presta a numerosi abbinamenti. Si abbina bene a:
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formaggi dolci e mediamente stagionati, come il gouda o l’edam;
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carni affumicate, in particolare speck o pastrami;
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dessert a base di frutta, come strudel di mele o banana bread;
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oppure, per un contrasto audace, con cioccolato fondente al 70%, che ne esalta la dolcezza maltata.
È anche un ottimo whisky da cocktail, perfetto in un Whisky Ginger o in un Rob Roy meno austero.
MATERIE PRIME E TERRITORIO
La miscela è composta da circa 30 diversi whisky di malto e di grano, sapientemente selezionati. Il cuore pulsante della cuvée proviene dalla regione dello Speyside, una delle zone più rinomate per la produzione di whisky in Scozia, celebre per il suo stile morbido e fruttato. L'invecchiamento avviene in botti di rovere accuratamente selezionate, che arricchiscono il distillato di note dolci, tostate e speziate senza sovrastarne la freschezza.
Anche la storia del brand è affascinante: nato originariamente a Liverpool, il marchio si trasferì presto in Scozia, subendo numerosi passaggi di proprietà e un’altalena di chiusure e rilanci. La svolta arrivò con l’acquisizione da parte dell’italiana Martini & Rossi, che ne rilanciò la produzione portandola a oltre 20 milioni di bottiglie l’anno, trasformandolo in un vero successo commerciale.
- Formato
- cl. 70
- Provenienza
- Scozia
- Tipologia
- Whisky
UN'EREDITÀ ITALIANA CHE HA CONQUISTATO IL MONDO
Le origini dell’azienda risalgono al 1863, anno in cui Alessandro Martini, imprenditore con uno spirito internazionale, e Luigi Rossi, erborista e liquorista geniale, unirono le forze per fondare la “Martini, Sola & Cia” a Torino, uno dei centri pulsanti della vita economica e culturale del neonato Regno d’Italia. Già all’epoca, Luigi Rossi aveva messo a punto una ricetta segreta a base di vino, erbe aromatiche e spezie, che sarebbe diventata il nucleo del Martini Rosso, capostipite della categoria dei vermouth italiani.
Nel 1879, con l’uscita del socio Teofilo Sola, la società assunse il nome definitivo di Martini & Rossi, e da lì in poi l’espansione fu inarrestabile. Alla fine dell’Ottocento, i prodotti Martini erano già distribuiti in più di 70 paesi, apprezzati tanto nelle capitali europee quanto nelle corti reali di Russia, Spagna e Belgio. Il successo fu consacrato da numerosi riconoscimenti internazionali, come le medaglie d’oro ottenute a Parigi (1867), Vienna (1873), Filadelfia (1876), Anversa (1884) e Londra (1888), spesso riportate ancora oggi sull’etichetta.
Nel Novecento, Martini seppe cavalcare con lungimiranza le onde del cambiamento culturale e tecnologico: fu tra le prime aziende italiane a comprendere il potere della comunicazione pubblicitaria, affidandosi ad artisti come Marcello Dudovich, Andy Warhol e Jean-Paul Goude, e costruendo una forte identità visiva attorno allo stile italiano, sofisticato e contemporaneo. Il celebre logo con la sfera rossa e il nome “MARTINI” in bianco su fondo nero è diventato un’icona del design.
RADICI PIEMONTESI, ANIMA INTERNAIZONALE
L’anima di Martini resta ancorata a Pessione di Chieri, una frazione alle porte di Torino, dove si trova ancora oggi la storica sede produttiva e il suggestivo Museo Martini di Storia dell’Enologia. In questa località, immersa tra le dolci colline del Piemonte e i vigneti che si estendono fino al Monferrato, si sviluppa un profondo legame tra il prodotto e il territorio.
Il Piemonte, culla del vermouth sin dal XVIII secolo, è una terra ricca di biodiversità botanica, con erbe aromatiche, spezie e radici che crescono spontanee o vengono coltivate con cura nelle zone collinari. Inoltre, la vicinanza con le Langhe e il Monferrato, terre di grandi vini, fornisce una base enologica di altissimo livello, fondamentale per la qualità dei prodotti Martini.
TR ARTE, SCIENZA E SEGRETO
Alla base della produzione Martini c’è un processo artigianale sapientemente custodito da oltre 160 anni, che si regge su tre pilastri fondamentali: vini selezionati, estratti botanici naturali e competenza aromatiera.
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La selezione del vino è cruciale: Martini utilizza vini bianchi neutri e di struttura leggera, come il Trebbiano, per garantire una base versatile e stabile su cui costruire il profilo aromatico.
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Le botaniche – oltre 40 tra erbe, spezie, cortecce, fiori e radici – provengono da tutto il mondo (Italia, India, Africa, Sud America) e vengono trattate con un processo chiamato macerazione a freddo, per estrarre i principi aromatici senza alterare la struttura naturale delle sostanze.
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Il cuore del processo risiede nell’abilità dei Maestri Aromatieri Martini, eredi di una scuola profonda e rigorosa, capaci di equilibrare profumi e sapori in una ricetta segreta che si tramanda da generazioni.
Tra i luoghi simbolo della produzione Martini vi è anche l’Herbal Room, una vera e propria biblioteca delle essenze dove si custodiscono tutte le botaniche usate nei prodotti: un ambiente unico, dal fascino quasi alchemico.
LE CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI MARTINI
Nel corso dei decenni, Martini ha ampliato la propria gamma, mantenendo sempre un’anima elegante, aromatica e distintiva, capace di adattarsi a diverse culture e occasioni di consumo.
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Il Martini Rosso (1863) è il capostipite: intenso, speziato, con note di erbe amare e caramello, perfetto da solo con ghiaccio o come base per cocktail iconici come il Negroni.
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Il Martini Bianco (1910), più dolce e morbido, con sentori di vaniglia, fiori bianchi e scorza d’agrumi, è ideale per aperitivi freschi e leggeri.
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Il Martini Extra Dry (1900), secco, elegante, con profumi di lampone e limone, è un must per cocktail come il Dry Martini.
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A questi si affiancano varianti più moderne, come il Martini Fiero (con note di agrumi e arancia rossa), e l’intera gamma di spumanti e bollicine, tra cui il celebre Martini Asti DOCG, frutto del Moscato bianco piemontese, perfetto per brindisi informali e conviviali.
I prodotti Martini si distinguono per la loro versatilità, la capacità di adattarsi sia al bere miscelato che al consumo puro, sempre con uno stile riconoscibile: fresco, bilanciato, contemporaneo.
INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ
Oggi Martini fa parte del gruppo Bacardi, ma continua a rappresentare una delle anime italiane più autentiche all’interno del colosso internazionale. Negli ultimi anni, l’azienda ha investito in sostenibilità ambientale, responsabilità sociale e trasparenza produttiva, con l’obiettivo di preservare il patrimonio naturale e culturale che ha reso Martini celebre nel mondo.
In particolare, il progetto "Terre Martini" promuove la coltivazione sostenibile delle botaniche e del Moscato in collaborazione con agricoltori locali, valorizzando le comunità rurali e riducendo l’impatto ambientale.
Martini & Rossi è una vera e propria icona della cultura italiana dell’aperitivo, capace di fondere tradizione artigianale, qualità enologica e visione cosmopolita. Dal cuore del Piemonte, le sue note aromatiche hanno attraversato il mondo, raccontando ogni volta una storia fatta di gusto, eleganza e convivialità.
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