Segno Cirò Rosato DOC 2024 di Librandi è un rosato fermo che esprime la freschezza e la qualità della viticoltura calabrese. Realizzato con Gaglioppo, vitigno autoctono, ha un colore rosa scintillante e offre un mix di profumi fruttati come lampone, ribes rosso, fragoline di bosco e ciliegie, con note di arancia rossa, melograno e leggere note marine. Il sapore è giovanile e fresco, con tocchi di frutti rossi e salsedine. Con un grado alcolico di 13,5% vol, è ideale da consumare giovane, entro i tre anni. Perfetto come aperitivo e con antipasti di mare, il vino è affinato in acciaio con una breve permanenza in bottiglia.
Segno Cirò Rosato DOC 2024 di Librandi è un vino che racconta una storia di passione, tradizione e legame profondo con il territorio calabrese. Scopriamo insieme ogni aspetto di questo rosato, dalle sue caratteristiche organolettiche alla storia dell'azienda e del territorio in cui nasce.
La Cantina Librandi è una delle realtà più prestigiose e rispettate della viticoltura calabrese. Fondata alla fine degli anni '50 da Nicola Librandi e ora gestita dai suoi figli, l'azienda si distingue per la sua dedizione alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e alla qualità dei suoi vini. La famiglia Librandi ha saputo coniugare la tradizione con l'innovazione, preservando e reinterpretando le antiche pratiche vitivinicole calabresi.
Il territorio di Cirò, situato nella provincia di Crotone, è il cuore pulsante della viticoltura calabrese. Questa area è caratterizzata da un suolo ricco di minerali e un clima ideale per la crescita delle viti: estati calde e secche, inverni miti e brezze marine che temperano le temperature estive. I comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa formano un’area viticola di grande prestigio, famosa per la produzione di vini di alta qualità, grazie alla presenza di un suolo argilloso e calcareo e alla vicinanza al mare.
Segno Cirò Rosato DOC 2024 è un rosato fermo che si distingue per il suo equilibrio e la sua freschezza. La classificazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) garantisce che il vino rispetti rigorosi standard di qualità e provenienza, conferendo al prodotto un valore aggiunto in termini di autenticità e identità territoriale.
Il vino è realizzato principalmente con uve di Gaglioppo, un vitigno autoctono calabrese che conferisce al rosato una personalità distintiva. Il Gaglioppo è noto per i suoi tannini morbidi e il suo profilo aromatico che varia da note fruttate a sfumature più complesse, il che lo rende perfetto per la produzione di rosati eleganti e freschi.
Il colore del Segno Cirò Rosato è un rosa scintillante che cattura immediatamente l'attenzione. Questo riflesso vivace è il risultato della vinificazione in acciaio termocondizionato, un processo che preserva la freschezza e l'intensità del colore.
Al naso, il Segno Cirò Rosato si presenta con un mix di profumi fruttati che spaziano da lampone, ribes rosso, fragoline di bosco e ciliegie. Questi sentori fruttati sono arricchiti da note di arancia rossa, melograno e delicate note marine. Quest'ultimo elemento, con le sue reminiscenze di salsedine, riflette l'influenza del mare sulla viticoltura e sul profilo aromatico del vino.
Il sapore è semplice e giovanile, con una freschezza che rende il vino particolarmente dissetante. Le note di frutti rossi e la leggera salsedine creano un equilibrio piacevole e invitante, adatto a numerose occasioni gastronomiche. La struttura è ben bilanciata, con un'acidità vivace che stimola il palato e una consistenza che non appesantisce.
La vendemmia avviene nella seconda metà di settembre e inizio ottobre, quando le uve hanno raggiunto una maturazione ottimale. La vinificazione si svolge in acciaio termocondizionato, un metodo che consente di mantenere il controllo della temperatura durante la fermentazione e di preservare la freschezza e i profumi del vino. Il processo prevede un salasso e una breve macerazione delle bucce, che permette di estrarre i colori e i profumi delicati senza eccessiva tannicità.
L'affinamento avviene in acciaio, con una breve permanenza in bottiglia prima della commercializzazione. Questo approccio permette al vino di sviluppare la sua complessità senza perdere la freschezza che lo caratterizza.
Il Segno Cirò Rosato è ideale da consumare giovane, entro i tre anni dalla vendemmia, per apprezzarne al massimo la fragranza aromatica e la freschezza. La sua versatilità lo rende un'ottima scelta come aperitivo o in abbinamento a antipasti di mare. Si sposa perfettamente con piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare, esaltando i sapori senza sovrastarli.
In conclusione, il Segno Cirò Rosato DOC 2024 di Librandi è un vino che rappresenta una sintesi elegante di freschezza, fruttato e mineralità. Con il suo profilo aromatico vivace e il suo legame con il territorio calabrese, è un'ottima espressione della qualità e della tradizione vitivinicola della regione.
L’azienda Librandi è stata fondata nel 1950 a Cirò, un piccolo comune situato nella provincia di Crotone, una zona caratterizzata da un clima ideale per la viticoltura, con estati calde e inverni miti. La storia della Librandi è una storia di passione, tradizione e innovazione. Sotto la guida dei fratelli Antonio e Nicodemo Librandi, l’azienda ha saputo espandersi, investendo in tecnologie moderne e migliorando continuamente la qualità dei propri vini.
Nel 2012, i fratelli Antonio e Nicodemo hanno deciso di passare il testimone alla nuova generazione, rappresentata da Raffaele, Paolo, Francesco e Teresa Librandi. Questi giovani produttori, con il loro approccio innovativo e la loro visione moderna, hanno portato avanti la tradizione di famiglia, continuando a rispettare l’ambiente e le pratiche agricole sostenibili.
Il territorio di Cirò è senza dubbio uno degli aspetti più affascinanti dell’azienda Librandi. Situato sulla costa ionica, questo area beneficia di un microclima unico, caratterizzato da un suolo fertile e da una varietà di esposizioni che favoriscono la crescita di diverse varietà di uva. Le colline che circondano l'azienda offrono un panorama mozzafiato, mentre la vicinanza al mare contribuisce a creare condizioni climatiche favorevoli per la viticoltura.
Le vigne della Librandi si estendono su una superficie di circa 120 ettari, dove vengono coltivate principalmente varietà autoctone come il Gaglioppo e il Greco Bianco. La scelta di puntare su varietà locali riflette un profondo rispetto per la tradizione vitivinicola calabrese, permettendo di produrre vini che raccontano il territorio e le sue peculiarità.
L’azienda Librandi si distingue per un approccio sostenibile e innovativo alla viticoltura. Le tecniche di coltivazione adottate sono pensate per rispettare il suolo e l’ambiente circostante, utilizzando pratiche agronomiche che evitano l’uso di sostanze chimiche dannose. Questo impegno per la sostenibilità è fondamentale per garantire la qualità e l'autenticità dei vini.
La raccolta delle uve avviene rigorosamente a mano, permettendo di selezionare solo i grappoli migliori e più sani. Dopo la raccolta, le uve vengono sottoposte a un processo di vinificazione attento e curato. L'uso di moderne tecnologie di vinificazione si unisce alla tradizione, consentendo di ottenere vini di alta qualità che esprimono al meglio le caratteristiche del territorio.
Oggi, la famiglia Librandi è profondamente coinvolta in tutte le attività dell’azienda, dalla gestione dei vigneti alla commercializzazione dei vini. Raffaele, Paolo, Francesco e Teresa sono attivamente impegnati nel portare avanti l’eredità di famiglia, promuovendo i vini Librandi non solo a livello nazionale, ma anche internazionale. La loro visione si basa sulla volontà di continuare a innovare, mantenendo però sempre un forte legame con le tradizioni locali.
In conclusione, l'azienda Librandi è un esempio emblematico di come la passione, la tradizione e l'innovazione possano unirsi per creare vini di alta qualità che raccontano una storia unica. Con il loro impegno per la sostenibilità e la valorizzazione del territorio, i Librandi continuano a scrivere una storia di successo nella viticoltura calabrese, portando i sapori e i profumi della Calabria nel mondo.
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